ormai da qualche tempo, disse, opero all’intersezione tra neuroscienze e cucina intuitiva, con un orientamento morale che solo di recente mi sono visto definire caotico neutrale. morale è una parola sconveniente, che sembra alludere a guitte deduzioni nascoste come spie nelle militi fila del tutt’altro, una branca della messaggistica dove non faccio altro che presentarti una mia idea, tanto la sento risuonare forte tra le pareti delle membrane, per vedere se riesce ad assordare anche te e tutti quelli a cui avrai grazia, pur con certa incoscienza, di riferirla. sembra alludere, sì, e non è quello che intendo: immagino più un risico diagramma che descrive opinabili potenzialità di spostamento da sovraimprimere al dato punto della mappa estemporaneamente occupato.